giovedì 30 aprile 2009

un po' di disconnessione

Oggi parto.....dopo mesi senza saltare un solo giorno, me ne concedo tre senza pc, senza connessione....senza tecnologia, solo gambe, macchina fotografica, guida turistica.
A presto, buon 1 maggio a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 28 aprile 2009

Ho iniziato la settimana scorsa il corso neo-assunti.
E’ il quarto anno che vengo nominata e-tutor, la piattaforma è identica, le attività non sono cambiate, i problemi sono sempre gli stessi, eppure c’è qualcosa di diverso….io sono diversa o meglio diverso è l’atteggiamento con il quale sto affrontando questa esperienza.
La maggior parte dei corsisti frequenta il corso perché è obbligato, non vede l’ora di finire e spreca tempo ed energie a cercare le attività già fatte dai colleghi negli anni precedenti ed ottenere in fretta i crediti richiesti.
Nonostante i tempi ristretti e i 5 incontri programmati non giochino a mio favore, mi piacerebbe riuscire a trasmettere qualcosa di quello che ho scoperto ed imparato …..passeggiando nel bosco.
Nel bosco, dunque, ho pensato di accompagnarceli io.
Ho preparato un piccolo percorso da seguire tutti insieme alla scoperta di ….qualcosa di nuovo, che possa emozionarci, di ambienti, strumenti, modalità diverse per collaborare, imparare, insegnare.
Certo viene a mancare quella libertà di apprendimento di cui ha parlato oggi Maria Grazia e che noi abbiamo esercitato in questi mesi, ma, forse, in qualcuno nascerà il desiderio di continuare, in piena libertà, su quella stessa strada.
Con un po’ di presunzione spero di trasmettere loro un po’ del mio entusiasmo.



Non ho resistito alla tentazione di provare.....

lunedì 13 aprile 2009

.....ci riprovo

Lo stesso video, inserito in slideshare risulta un po' più "finito"

Sl
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prova video

Dopo aver visto tutti i lavori dei miei compagni-colleghi, la tentazione di provare anche io qualcosa era troppo forte. Da quando abbiamo iniziato questa avventura (non è un corso, è un continuo avanzare verso il nuovo!!) ho scoperto tanti nuovi strumenti e ora è tempo di provarli.
Sto frequentando un corso on-line sulla creazione di ambienti di apprendimento in Second Life, una delle attività richieste era inserire qualche immagine di "vita virtuale" o di land, ne ho approfittato per usare JING e MOVIE MAKER e preparare un brevissimo video. Confrontato con quelli dei colleghi è una schifezza ma ho potuto pasticciare un po' per conto mio, prima di buttarmi in imprese più ardite!

venerdì 10 aprile 2009


Cercavo materiali per il corso neo-assunti, girovagavo in rete e ho trovato un articolo su un libro di Gianfranco Zavalloni “La pedagogia della lumaca”. Già il titolo mi ha incuriosita….poi ho letto l’introduzione:

…..Si vive con il mito incalzante del tempo reale e si sta perdendo la capacità di saper attendere. Siamo nell’epoca del tempo senza attesa. Non abbiamo più il tempo di attendere, non sappiamo partecipare a un incontro senza essere disturbati dal cellulare, vogliamo “tutto e subito” in tempo reale.
Le teorie psicologiche sono concordi nel pensare che una delle differenze fra i bambini e gli adulti risieda nel fatto che i bambini vivono secondo il principio di piacere (“tutto e subito”), mentre gli adulti vivono secondo il principio di realtà (saper fare sacrifici oggi per godere poi domani). Mi sembra che oggi gli adulti vivano esattamente come i bambini secondo le modalità del “voglio tutto e subito”. Sapremo ritrovare tempi naturali?
Sapremo attendere una lettera? Sapremo piantare una ghianda o una castagna sapendo che saranno i nostri pronipoti a vederne la maestosità secolare? Sapremo aspettare?
Si tratta di intraprendere un nuovo itinerario educativo. Genitori, insegnanti e tutti coloro che ruotano attorno al mondo della scuola, sono stimolati dalle suggestioni offerte dalla pedagogia della lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessità di adottare strategie didattiche di rallentamento, per una scuola lenta e nonviolenta.

Io non sono mai stata capace di aspettare, non ho mai tempo, non ho pazienza, ho sempre troppe cose da fare e ancora di più a cui pensare….stamattina mi sono alzata con l’ansia…..riuscire ad incastrare tutto, esami del sangue, colazione con amiche, passare dall’assicurazione, gli amici di mio figlio a pranzo, il blog che è fermo da una settimana, le dispense, il libro di politiche da leggere, il capitolo della tesi da finire, la spesa, le decorazioni per mia madre, stasera il cinema…….vorrei fermarmi, la tentazione è forte…ma poi non ci riesco.
A scuola invece si, con i bambini riscopro la bellezza del non avere fretta, dell’aspettare il tempo del raccolto. Sarà l’esperienza, ma sono sempre più rari i momenti in cui mi trovo a pensare “oddio sono indietro, devo fare questo, non sanno ancora quest’altro…..” Ho imparato a non spazientirmi, ad accettare di non fare tutto quello che vorrei, a rispettare chi ha bisogno di tempi lunghi con la consapevolezza che se si è ben seminato…….i frutti verranno.

sabato 4 aprile 2009

Il sorriso che cura.....


Riporto una notizia dell'Ansa, che è stata diffusa anche dai telegiornali nazionali. Dopo aver visto gli spezzoni del seminario "I care" di Andreas mi sembra proprio ad hoc!!

"La risata, anche quando è forzata cioé quando 'obblighiamo' i muscoli del viso a mascherarlo di allegria, è terapeutica per corpo e psiche, migliora l'umore e la resistenza allo stress, rende più sexy ma fa bene anche al cuore abbassando la pressione del sangue e, dulcis in fundo, 'addolcisce' il latte materno rendendolo uno scudo contro le allergie del neonato.

Il suo segreto? Ridere, è spiegato in uno speciale sulla rivista americana Mind, rilassa i muscoli, mette in circolo molecole 'positive' come le endorfine, inoltre l'umorismo aiuta a guardare con distacco le piccole grandi noie di ogni giorno.

Anche se indotta in modo artificiale per esempio tenendo in bocca una penna, ha di per sé effetto positivo sull'umore, ha scoperto Fritz Strack dell'università tedesca di Wurzburg. Gli studi che promuovono il sorriso come 'pillola universale' sono molti: secondo un lavoro di Willibald Ruch, dell'Università di Zurigo, le risate suscitate da battute, commedie divertenti o barzellette alzano la soglia del dolore, infatti un gruppo di volontari riusciva a tenere più a lungo la mano nell'acqua ghiacciata senza soffrire se prima di questa prova veniva sottoposto per alcuni minuti alla 'terapia del sorriso' a base di battute.

E gli effetti di una sana risata sul corpo si vedono a occhio nudo: uno studio recentissimo, pubblicato sull'International Journal of Obesity, ha dimostrato che ridere 15 minuti al giorno può permettere di perdere in un anno oltre due chili. Maciej Buchowski della Vanderbilt University presso Nashville, in Tennessee che lo ha condotto sostiene che ridere aumenta il battito cardiaco e impegna molti muscoli, producendo lo stesso effetto di una sana camminata. Gli esperti hanno fatto i conti di quante calorie consumiamo ridendo esaminando il dispendio di energia di 45 persone mentre guardavano programmi televisivi di vario tipo.

E' emerso che il fabbisogno energetico per guardare una commedia divertente è di circa il 20% in più, dovuto, dicono gli esperti, all'energia spesa ridendo. E non è tutto, il sorriso alza la soglia di resistenza allo stress diminuendo l'ormone dello stress nel sangue, il cortisolo, ed alzando le difese immunitarie. Addirittura i suoi effetti 'fisici' sono tangibili nel neonato durante l'allattamento. Se mamma ride, il bimbo riceve maggiori benefici dalla poppata, il latte materno infatti, dopo un 'ciclo di risate', contiene più melatonina che serve per dormire e difende dall'ezema cutaneo, e il neonato risulta meno esposto alle allergie.

Anche sulla mente il sorriso è terapeutico: chi non disdegna una risata vive meglio, ha più facilità nei rapporti sociali e, se è maschio, è anche più attraente. Infatti uno studio di Eric Bressler del Westfield State College ha dimostrato che le donne giudicano più attraenti i soggetti di foto sotto le quali c'é una battuta che viene attribuita al lui immortalato nello scatto. E non è tutto: molti psichiatri usano davvero la terapia del sorriso, anche in gruppo, per 'curare' la depressione lieve.

Molto efficace contro disturbi psichiatrici anche gravi risulta essere il senso dell'umorismo e la capacità di sdrammatizzare, hanno dimostrato psichiatri dell'università tdesca di Marburg, perché diventa una strategia di distacco dai problemi e aiuta a vederli sotto un'altra luce. Lo aveva capito anche Giacomo Leopardi, certo non famoso per la sua 'allegria', quando sosteneva che 'chi ha il coraggio di ridere e' padrone del mondò, a distanza di tre secoli la scienza gli dà ragione."

....sorridiamo, facciamoci del bene!!