martedì 9 febbraio 2010

DI NUOVO QUI!

Dopo mesi di silenzio, son tornata. Mi sono buttata a capofitto in alcune "avventure" professionali che mi stanno procurando qualche grattacapo...ma senza complicazioni sembra io non possa vivere!!
Inserisco qui un video in italiano su SLOODLE che ho trovato in rete che mi serve per iniziare il corso di II livello sulla didattica in SL. Questa sera prima lezione, per cominciare bene mi sto preparando!!! la mia tutor Annalisa sarà contenta?!

martedì 20 ottobre 2009

Questi video utiizzati al Convegno di Napoli sono proprio carini, meritano tutta la fatica che ho fatto per caricarli!!!!!!!!!!!!!








venerdì 16 ottobre 2009

Città della Scienza 15-16 ottobre 2009

Spinta dalla mia amica Giliola, che, a mia insaputa, ha spedito la "nostra" candidatura per una relazione (candidatura che è stata scelta!!)sto partecipando al Convegno "3 giorni per la scuola" a Città della scienza a Napoli. Come insegnante "a righe" mi sento un po' un'infiltrata, ma l'esperienza mi piace, tante sono le persone che ho incontrato, le esperienze che ho sentito raccontare......comne sempre torno a casa con tante idee e progetti che vorrei realizzare.

Anche la nostra relazione, pur davanti ad un pubblico esiguo ma molto competente, è andata bene e ne sono soddisfatta.


Purtroppo non riesco a far vedere i video che erano incorporati nella presentazione, proverò a inserirli prossimamente

martedì 11 agosto 2009

Tempo di vacanze

Tempo di vacanze, di sole, di mare, di pensieri "buoni", di propositi, di speranze, di tranquillità.
Dopo l'affanno per la preparazione della tesi, i caldi giorni a Firenze, la tanto attesa laurea, ho trascorso una splendida vacanza in Sardegna, nell'isola di San Pietro che io adoro.
Ora sono in montagna, mi dedico alla mia casa, ai miei figli e agli amici che ospitiamo, alla lettura, a passeggiate e grigliate, a "brevi" uscite in bicicletta, a tutto quello per cui non ho mai tempo!!!....mi sembra di vivere una sana vita "normale" ....è l'ideale per ricaricarsi ma dopo un po' mi viene a noia, sto già pensando a qualcosa di nuovo da fare, nuove occasioni, nuove sfide...sono sicura che molti dei miei amici comprendono bene questa smania di andare sempre oltre, di provare, di mettersi continuamente in gioco.
Io sono così, non riesco a stare ferma, sempre alla ricerca....

giovedì 2 luglio 2009

Divenire digitali

E' uscito ieri il nuovo numero di Form@re, Newsletter per la Formazione in Rete
Questo numero è stato curato da Maria Grazia Fiore ed è intitolato
"Divenire digitali: riflessioni ed esperienze sul mutamento antropologico in atto"

Questo lavoro è l'esito di un progetto di collaborazione tra il mondo accademico ed alcuni studenti della IUL, me compresa. Ne sono particolarmente orgogliosa, è la mia prima esperienza di partecipazione ad una pubblicazione "seria".
Un grazie di cuore a Maria Grazia che ha ideato, coordinato, seguito e portato a termine con vera maestria tutto il lavoro, ad Andreas Formiconi, che è diventato il punto di riferimento del nostro gruppo IUL e ai miei compagni in questa avventura: Claudia Guido, Danilo MOine, Daniela Pinna, Michela D'Adamo, Emanuela Bramati, Maria Grazia Cacciatore, Flavia DiMaio, Enrico Sitta.

Riporto di seguito il contributo integrale proposto da me, Claudia, Daniela e Danilo
Nativi Digitali vs Immigrant

E ora ripartiamo...per la prossima sfida!!

venerdì 26 giugno 2009

La denuncia di don Farinella

Questa lettera che da alcuni giorni circola in Internet è di un prete genovese al suo vescovo.
E' un po' lunga, ma merita di essere letta...


Lettera aperta al cardinale Bagnasco

Egregio sig. Cardinale,

viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.

Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.

Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.

Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.

Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un’assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l’immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E’ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l’attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.

I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all’accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.

Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d’oro......



non penso di appartenere nè ai disorientati, nè ai rassegnati...piuttosto ai disgustati, a quelli che disgustati lo erano già prima, già molto tempo prima dei fatti di oggi, a quelli che dopo aver passato anni negli ambienti cattolici se ne sono andati delusi, schifati dall'ipocrisia, dall'opportunismo, dal perbenismo.
Questa lettera e il coraggio di chi l'ha scritta non mi hanno lasciata indifferente

giovedì 25 giugno 2009

di nuovo in linea!!

...sono passati quasi due mesi dal mio ultimo post,...due mesi,incredibile, sono stati giorni talmente congestionati da non accorgersi del passare del tempo.
Ora, finalmente, posso respirare un po', riprendere i contatti, che peraltro non si sono mai del tutto interrotti.
Scorrendo FB ho trovato un articolo, postato da un amico, che qui sta proprio bene...



QUANTE BELLE COSE CI STIAMO PERDENDO ?
Un violinista nella metropolitana. Una storia vera.
Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento. Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari. Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?". Ecco una domanda su cui riflettere: "Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?"

Tratto: da: washingtonpost.com - thepopuli.it

giovedì 7 maggio 2009

Sentirsi a casa in Europa


In quest’ultimo anno di studio abbiamo spesso sentito parlare e discusso di luogo vs spazio, di “non-luoghi” . Ho scoperto che questo argomento, su cui non mi ero mai soffermata troppo, mi appassiona.
Una ulteriore chiave di lettura mi è stata offerta dal libro di Raniero Regni “Geopedagogia” quando nel capitolo quinto parla di “Sentirsi a casa in Europa”
Ho difficoltà a pensarmi “cittadina d’Europa”, probabilmente mi manca quella “condivisione di memorie, esperienze, tradizioni, valori, simboli” che costituiscono l’identità di una comunità, ma è sempre una bella sensazione poter passare liberamente da uno stato all’altro senza mostrare i documenti e, ancor di più, poter usare una moneta comune.

..il denaro insieme al linguaggio, all’amore, alla verità e al potere, è uno dei media che rendono possibile l’autoriproduzione della comunicazione sociale….. l’adozione dell’euro come moneta unica avrà sicuramente un potente valore di media simbolico. Ogni transazione economica richiamerà il valore dell’Unione Europea ricordandoci che siamo cittadini d’Europa. La moneta europea sarà un potente mezzo di comunicazione simbolica capace di rappresentare una unità politica e culturale….innescando meccanismi profondi di identificazione europea.


Proprio dopo aver letto il capitolo sopra citato, durante il ponte del 1° Maggio, sono stata a Praga, una bellissima città, affollatissima, ricca di arte, di monumenti, con i segni di una storia che non ci è del tutto estranea, ma… così distante dall’idea di Europa. Il pensiero che moneta e lingua abbiano delle valenze simboliche, un potere unificante mi ronzava nella testa ma…..che delusione!! non ho trovato un solo posto che accettasse gli euro e per comunicare solo gesti o lingua ceca.
[...] nel mondo della globalità nessuno vive con una sola anima. Tutti si cimentano con identità multiple. (quasi tutti!)


Il percorso di costruzione di un’identità sovranazionale che non escluda ma arricchisca è solo all’inizio e la scuola non può sottrarsi a questo gravoso impegno. Perché ci si possa considerare a “casa” in Europa è necessaria ancora una lunga, lunga strada

Uno dei compiti decisivi della scuola è quello di una profonda educazione alla cittadinanza europea che passa attraverso la costruzione di una “comunità immaginata”, lo sviluppo della coscienza di essere un popolo solo capace di farci sentire veramente a casa in Europa. Un’Europa che guarda al mondo composto di tante culture, ma di una sola umanità…

giovedì 30 aprile 2009

un po' di disconnessione

Oggi parto.....dopo mesi senza saltare un solo giorno, me ne concedo tre senza pc, senza connessione....senza tecnologia, solo gambe, macchina fotografica, guida turistica.
A presto, buon 1 maggio a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 28 aprile 2009

Ho iniziato la settimana scorsa il corso neo-assunti.
E’ il quarto anno che vengo nominata e-tutor, la piattaforma è identica, le attività non sono cambiate, i problemi sono sempre gli stessi, eppure c’è qualcosa di diverso….io sono diversa o meglio diverso è l’atteggiamento con il quale sto affrontando questa esperienza.
La maggior parte dei corsisti frequenta il corso perché è obbligato, non vede l’ora di finire e spreca tempo ed energie a cercare le attività già fatte dai colleghi negli anni precedenti ed ottenere in fretta i crediti richiesti.
Nonostante i tempi ristretti e i 5 incontri programmati non giochino a mio favore, mi piacerebbe riuscire a trasmettere qualcosa di quello che ho scoperto ed imparato …..passeggiando nel bosco.
Nel bosco, dunque, ho pensato di accompagnarceli io.
Ho preparato un piccolo percorso da seguire tutti insieme alla scoperta di ….qualcosa di nuovo, che possa emozionarci, di ambienti, strumenti, modalità diverse per collaborare, imparare, insegnare.
Certo viene a mancare quella libertà di apprendimento di cui ha parlato oggi Maria Grazia e che noi abbiamo esercitato in questi mesi, ma, forse, in qualcuno nascerà il desiderio di continuare, in piena libertà, su quella stessa strada.
Con un po’ di presunzione spero di trasmettere loro un po’ del mio entusiasmo.