martedì 31 marzo 2009

considerazioni

Ragazzi che soddisfazione!
Ho modifcato il blog, inserito i tags di Delicious nella nuvoletta, modificato il codice per il colore e la dimensione, impostato le snap shots!!!!
Sembra una cretinata (e per chi è esperto lo è) ma quando ho visto il risultato ne sono stata così soddisfatta!!!
Un grazie particolare a Pierluigi che, attraverso la bacheca di FB. mi ha aiutata in un momento di impasse, a concretizzare il lavoro.
Abbiamo iniziato editing neanche un mese fa......chissà che cosa ci aspetta dietro l'angolo.....??!!

lunedì 30 marzo 2009

Web 2.0



Mille modi per un mondo: 3d per costruire conoscenza

questo è il motto del sito “SCUOLA 3D”
In questo sito trovate il progetto dell'Istituto pedagogico di Bolzano dedicato al mondo dell'istruzione e formazione. Ci sono sperimentazioni per l'apprendimento informale e non formale nella rete.
Il progetto si sviluppa principalmente nel mondo 3d e si avvale anche di strumenti del Web 2.0 che consentono la costruzione collettiva della conoscenza.
Vengono utilizzati un wiki, un blog, un mondo virtuale.
http://www.scuola3d.eu/index.php

domenica 29 marzo 2009

ridere ...o piangere?

"Mi raccomando, ricordatevi che 6 e 3/4 sulla pagella non si può scrivere."

Potrebbe essere una battuta di spirito se a farla, in un Collegio Docenti, non fosse stato un Dirigente che, vi assicuro, non aveva nessuna intenzione di scherzare.

parlando di valutazione

La valutazione è un problema annoso che sembra diventare irrisolvibile.
Ricordo quando iniziai ad insegnare, avevo 20 anni, nessuna esperienza ma quella scheda di valutazione già non mi piaceva!! Con alcune colleghe avevamo allora ideato una scheda alternativa, lunghissima, che prendeva in considerazione autonomia, apprendimento, socializzazione, rapporto con i compagni, rapporto con gli adulti e.....tanto altro. Allora non c'era ancora il computer, preparavo le matrici, andavo in una scuola vicina a farmele ciclostilare (!!! ve lo ricordate il vecchio ciclostile ad inchiostro?) da un bidello gentilissimo, mi portavo a casa centinaia di fogli e, con l'aiuto di tutta la famiglia, li fascicolavo.Passavo poi ore a compilarli
Era una fatica ma ci credevo.
Ad un certo punto le schede alternative non si poterono più usare, sono arrivati gli A, B, C poi i sufficienti, non sufficienti, ottimo.....ora di nuovo i numeri. A cambiare sono solo i simboli,...niente altro, non mi ci trovavo allora continuo a non trovarmici ora.
Quei numeri sviliscono la nostra professione, la dedizione, l'impegno che dedichiamo ai nostri ragazzi

sabato 28 marzo 2009

Facebook, Una Piazza, un paradigma

Check out this SlideShare Presentation:


Questa è una presentazione di Gianni Marconato dopo un esperimento sui possibili utilizzi di Facebook per fare formazione.

Gianni Marconato ha fondato un gruppo su FB intitolato “Didattica in Facebook. No grazie“ sulla questione "è possibile utilizzare Facebook nella didattica o per far didattica?" Molti di noi si sono iscritti e ci sono stati numerosi interventi interessanti.Una sintesi dei commenti più interessanti è disponibile sul sito http://www.catepol.net/2009/03/03/facebook-e-didattica/
che ho inserito anche in delicious.

....ancora Hole in the Wall

http://www.hole-in-the-wall.com/

Questo sito costituisce il portale del gruppo di ricerca denominato Hole in the Wall Education, ha come obiettivo la diffusione di un nuovo metodo educativo denominato “Educazione minimamente invasiva”, che ha già trovato applicazione soprattutto in aree rurali di paesi sottosviluppati o in via di sviluppo.

P.S.= io e la lingua inglese non andiamo molto d'accordo......il compito che ieri sera Andreas ci ha assegnato è, per me, alquanto impegnativo, quasi una ..mission impossible!!

venerdì 27 marzo 2009

Hole in the wall

Ieri mattina ho partecipato al convegno “Un giorno di scuola nel 2020” organizzato dalla Fondazione San Paolo per la scuola. Dopo un inizio formale e un po’ sonnacchioso e un coffee break caotico, siamo stati (eravamo più di 500) completamente conquistati dall’intervento del Prof. Sugata Mitra che ha presentato il progetto “The Hole In The Wall” (Buco nel muro).
Un buco nel muro, con dentro un computer connesso ad Internet e una telecamera nascosta su un albero: questo è il progetto di Sugata Mitra, di professione sviluppatore di software, per far arrivare l’informatica nei villaggi più sperduti dell’India rurale.
Il primo Hole in the wall è stato installato in un quartiere povero di New Delhi nel 1999. Egli ha radunato un gruppo di ragazzini e li ha invitati a usare quella strana macchina illuminata. In pochi minuti avevano imparato a muovere il cursore, in un paio d’ore stavano navigando in rete.
Il suo secondo tentativo è stato in una scuola media. Si è presentato con un computer portatile e ha chiesto all’insegnante di fisica di scegliere un argomento non trattato in classe e di scrivere cinque domande; poi ha scelto cinque ragazzi, li ha chiusi in una stanza con il laptop (un oggetto che loro non avevano mai visto) e ha dato loro due ore di tempo per rispondere.A tempo scaduto i ragazzi avevano risposto esattamente a tutte le domande; in due ore avevano imparato come far funzionare un computer e utilizzarlo per i propri scopi. Il progetto è stato esportato in tutta l’India rurale: nelle bidonville, nei villaggi di pescatori, nelle aree dove si ammassano gli sfollati dopo la costruzione delle dighe. Ovunque, i bambini hanno imparato ad usare il computer da soli e a scambiarsi informazioni e scoperte. In media in una settimana padroneggiano il mondo degli mp3 scaricati, in due riescono ad insegnare qualcosa ad altri.
Oltre al problema di non sapere che cosa fosse il computer, i bambini non conoscevano neanche l’inglese, ma la loro reazione è stata “voglio usare la macchina, imparo la lingua” , mentre gli adulti, messi di fronte allo stesso problema hanno reagito con un “non conosco la lingua, non posso usare la macchina”
Penso ci siano molti spunti di riflessione:
- sulla necessità di permettere ad ognuno di ricercare la conoscenza offrendogli risorse, non dogmi,
- sull’importanza del lavoro cooperativo
- non è detto che il più corrisponda al meglio
- sulla necessità di ripensare agli “ambienti di apprendimento”
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martedì 24 marzo 2009

space or place?




Enrico ci chiede "quando il contesto, il luogo può incidere sull'apprendimento e sullo stare bene a scuola?"
Vi ho postato l'esperienza della mia scuola ma dato che non ho potuto inserire le foto le posto qui...

blogger o wordpress?

Li ho provati entrambi e ho trovato blogger molto più semplice ed intuitivo. C'è bisogno davvero di pochi minuti per aver un bel blog già confezionato. Nell'eventualità di utilizzarlo per un blog di classe penso che anche i miei piccoli "nativi digitali" non avrebbero nessun problema.

....nel bosco